"L'Artigiano 4.0 Apre Bottega" è il titolo del convegno svoltosi nella mattinata di domenica presso il Chiostro di San Domenico. L'interessante incontro, organizzato dalla Confartiartigianato locale, è stato un focus importante sulla situazione attuale in cui versa l'intero settore delle piccole e medie imprese locali e non. Un settore quello dell'artigianato che esprime tutte le difficoltà dei tempi. L'interminabile "ragnatela" burocratica, unitamente al disinteresse della politica, ne hanno condizionato negativamente l'intero ambito. Al tavolo, a fare gli onori di casa, presenti l'assessore alle Attività produttive Natale Conforti e il presidente della Confartigianto Noci Antonio Quarato.

Illustri e qualificati gli ospiti intervenuti, Francesco Sgherza (presidente provinciale Confartigianato Bari) e due titolati docenti universitari quali Carmine Viola (Economia aziendale presso l'Università di Lecce) e Pierpaolo Pontrandolfo (Ingegneria gestionale del Politecnico di Bari).

Sgherza ha ribadito alla folta platea intervenuta il pensiero contrastante e distante sulle ultime politiche del lavoro attuate dal governo: "Abbiamo espresso perplessità sul Reddito di Cittadinanza, che non risolverà il problema degli inoccupati ne tantomeno della famigerata mancanza di lavoro". Il presidente provinciale pone l'accento sul nuovo ruolo dell'artigiano, che deve puntare sulla qualità, deve  riappropriarsi del "Made in Italy", da sempre fiore all'occhiello nel mondo.

"La quarta rivoluzione industriale - dice Pontrandolfo - l'industria 4.0 strizza l'occhio al digitale si rivolge e utilizza la interconnettività, il mondo digitale cambierà radicalmente il nostro futuro, la connessione tra il mondo virtuale e il mondo reale porterà ad una nuova rivoluzione". A Viola il compito di porre l'accento sul divario esistente ancora tra Nord e Sud,  sul depauperamento delle nostre risorse naturali, sulla mancanza di infrastrutture che portano il nostro territorio ad essere secondi a quelli del nord Italia ed europei.

Stefano Impedovo